RISTORANTE PIZZERIA “VHC”

FEDERICO VENCATO > anno 1978
Il Ciao 50 è il mio primo motorino, tutti i miei coetanei erano motorizzati e anche io venivo travolto da questo entusiasmo, il primo senso di libertà dei miei 14 anni. Qualche anno con le macchine, poi una Ducati Monster 900 e adesso come mezzo di trasporto uso un T-Max, ma prometto che nel futuro tornerò alle Moto!
Mio padre era anche motociclista, appassionato di mototurismo, una volta aveva invitato i partecipanti ad una benedizione di moto, nel ns. grande piazzale di casa, saranno arrivati quasi in 200, pazzesca sorpresa.
Il lavoro di famiglia nel 1970 era un’azienda di prefabbricati in cemento, su 30.000 mq. di un terreno acquistato da Marzotto e con 30 dipendenti. Io ci lavoravo e contemporaneamente mi diplomavo geometra all’istituto Filippin. Rientrando dalla naia, mio padre aveva un grave incidente e dovevo iniziare a gestire l’azienda, un incarico importante al quale non ero preparato. Nel 2009 l’attività viene ceduta e inizia un periodo alla ricerca di idee per il futuro. Vado in Inghilterra per sei mesi, volevo imparare l’inglese e iniziavo a lavorare in qualche ristorante. Lavoro anche in una importante pizzeria in zona.
Casualmente aiutavo la pro loco locale, non erano molto organizzati nel tendone, volevo migliorare quelle strutture, con impianti elettrici e altro per rendere buona ospitalità e facilità di servizio.
Ma la mia mente inarrestabile, elaborava una bomba di non facile realizzazione. Volevo una attività tutta mia, che mi veniva dai container, il significato della parola sarebbe primo viaggio, per il motivo che costruiti in Cina, impiegano sei mesi per arrivare con la merce in Italia, dove vengono poi venduti. Adesso sapevo cosa volevo, abbinare ad una costruzione con pochi container, una attività di ristorazione con arredamento che rappresentasse una categoria di veicoli in movimento. Escludendo le macchine per mancanza di spazio, le bici che non mi interessavano, rimanevano le moto, qui ero avvantaggiato dalla vicinanza della Clover, produttrice di abbigliamento da moto. Un mio pallino per l’arredamento è di prendere cose usate e riadattarle, per farle rivivere una seconda volta.
Cerco un terreno a Cornedo Vicentino, in zona industriale, non erano previste attività di ristorazione e mi veniva segnalato un’alternativa proprio in prossimità di una grande rotatoria prima del centro del paese. Ero contento, alla fine quella posizione mi piaceva.
Anno 2016, inizia la mia odissea per avere i permessi dal comune per realizzare, cose turche, meglio che non ve lo racconto. Nel 2020 proprio nel drammatico periodo della pandemia, dai previsti 3 container, per rendere agibile la futura attività, ero costretto a prenderne undici. Un lavoro enorme, dove io lavoravo intere giornate, facendo qualsiasi cosa, aiutato da qualche amico.
Prima di iniziare i lavori, realizzavamo un plastico, di come doveva essere il risultato finale. L’origine del nome VHC: V sta per Vicentinità, Voglia di fare, Vitalità, in una parola (Vita), V come l’iniziale del mio cognome: HC sta invece per HIGH CUBE…CUBO ALTO, sigla utilizzata per identificare un modello di container di altezza maggiorata di 30 cm rispetto ai tradizionali.
Il sogno si è avverato, adesso vi posso accogliere al VHC con bar, pizzeria e ristorante, in attesa di futuri arrivi di nuovi container, per un’ulteriore ampliamento.
RISTORANTE PIZZERIA “VHC”